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DALLA BATTERIA AL FOTOVOLTAICO E VICEVERSA! Tempo di lettura: 3 min

Da sempre le batterie sono state utilizzate per immagazzinare energia elettrica e renderla disponibile in un momento diverso. Il primo utilizzo di impianti fotovoltaici è avvenuto con sistemi a batteria in isola, cioè non connessi alla rete elettrica, ad esempio a servizio di case di montagna, rifugi alpini, antenne di telecomunicazioni dove non c’era di fatto altra modalità di produrre energia elettrica. Questi impianti potevano quindi accumulare energia di giorno per metterla a disposizione di notte. Il grosso limite era legato alla produzione massima del sistema, pari a quella che poteva essere immagazzinata dalle batterie.

Lo sviluppo tecnologico ha portato poi la trasformazione degli impianti fotovoltaici in impianti in parallelo con la rete elettrica. In questo modo non c’era più il vincolo sulla produzione massima dato dalla batteria (che non serviva più) ma il modulo fotovoltaico poteva produrre sempre al massimo, 365 giorni all’anno. Questo sistema ha permesso una crescita esponenziale del fotovoltaico, rendendo economicamente vantaggiosa la produzione di energia elettrica dal sole.

Ormai da qualche anno il sistema di accumulo a batterie viene proposto contestualmente al sistema fotovoltaico. Per sfruttare al meglio la produzione di energia e soprattutto per utilizzarla non solo durante le ore di sole ma anche in quelle notturne, si stanno continuamente evolvendo nuovi sistemi a batteria, in grado di immagazzinare l’energia nel momento in cui la produzione supera i consumi e prelevarla quando l’impianto non produce energia per scarsa insolazione.

Il nostro primo impianto pilota con batterie è stato installato nel 2014, oggi siamo installatori certificati dei sistemi Tesla con Powerwall 1 (6,3 kWh) e Powerwall 2 (13,5 kWh) e dei sistemi Solaredge con LG Chem- HVda (7 kWh o 10 kWh) con batterie al litio.

La batteria viene caricata quando l’energia prodotta dal sole è maggiore rispetto al consumo dell’edificio e viene scaricata quando è minore. Tale scambio è controllato da un contatore che misura istantaneamente l’energia immessa e prelevata dalla rete, in modo da comandare in modo preciso e puntuale la carica o la scarica.

Tutto il sistema è controllato via web attraverso una applicazione che permette, non solo di controllare in ogni momento l’andamento, ma anche di archiviare i dati storici dell’impianto. Questo permette di valutare lo stato di funzionamento dell’intero sistema ed essere certi che l’investimento fatto sia in piena produzione.

Installare un accumulo a batterie è una scelta verso l’indipendenza energetica e può aumentare significativamente l’autoconsumo, in modo da valorizzare la produzione dell’impianto e renderla utilizzabile all’interno del proprio edificio, abitazione o sede lavorativa.

Oggi aggiungere un accumulo a batteria ad un impianto già installato è non solo possibile, ma anche una vera opportunità da non perdere, essendo detraibile al 50% e ammortizzabile in tempi interessanti. La valutazione deve essere fatta accuratamente e analizzando i dati di produzione dell’impianto fotovoltaico e i dati di consumo del vostro sito.

A partire dall’analisi delle tue bollette possiamo elaborare in modo preciso la proposta migliore per te.

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